Metti una bella giornata autunnale, un cielo terso. E tre amanti della montagna muniti di entusiasmo e buonumore. Ecco, non credo ci sia molto altro da aggiungere oltre alla condivisione in immagini che vi propongo sotto (ne trovate alcune altre sulla pagina Facebook della Girandola).
Siamo partiti al mattino, con calma, dal versante Sud, sopra Sella Nevea, per arrivare in vetta nel primo pomeriggio, a goderci una vista spettacolare. Non a caso quella del Jôf del Montasio è la seconda cima per altezza delle Alpi Giulie dopo il Monte Tricorno (Triglav), in Slovenia, e la seconda cima più elevata del Friuli-Venezia Giulia dopo il Coglians. Da questo gigante roccioso la vista spazia dal vicino Monte Canin, agli Alti Tauri, alle Dolomiti.
Il sentiero è ben visibile dal parcheggio vicino al Rifugio Giacomo di Brazzà, e si sviluppa piacevole e piuttosto semplice fino alla Forca dei Disteis, che già regala dei panorami emozionanti. Da qui abbiamo proseguito su roccia, con tranquillità, godendoci la compagnia di alcuni stambecchi che ci zompettavano accanto (è consigliato portare con sé un casco protettivo anche per questa ragione, soprattutto in prossimità della Scala Pipan).
Al ritorno ci siamo goduti la discesa lungo il ghiaione, l'incontro con una simpatica marmotta e un tramonto bellissimo che ha tinto di rosa le maestose cime attorno a noi. Ci siamo premiati, infine, degustando i prodotti caseari locali, in vendita nella struttura alla base del gruppo Jôf del Montasio, gestita nella stagione estiva dall'omonimo Consorzio che tutela il formaggio.
Un racconto del trekking per immagini:
Foto di Riccardo Pizziga, Alessandro Zambon e Cristina Favento